Abilene Walker credeva che la sua vita fosse come quella di una normale diciottenne alla quale era morto il padre.
Noah Walker era un uomo buono, sempre pronto ad aiutare il prossimo e che non si tirava mai in dietro, per niente.
Abilene odiava gli sguardi che tutti, per sei lunghissimi mesi, le avevano riservato una volta morto Noah. Per questo accettò di buon grado la proposta della madre di lasciare il New Hampshire per trasferirsi ad Abbott, in Texas. Qui, due anni dopo, la madre conobbe Robert, il suo nuovo marito.
Per carità, era contenta della scelta della madre, andava persino d’accordo con il figlio di lui, Uriah, ma non riusciva a capacitarsi come fosse riuscita a rifarsi una vita tanto in fretta.
Noah era stata una presenza importante nella vita di entrambe e, in quella di Abilene, era ancora viva. Probabilmente l’avrebbe sempre accompagnata. Lei, comunque, di una cosa era sicura: il padre l’avrebbe per sempre protetta.
Nonostante il piccolo cambiamento, Abilene credeva di aver finalmente raggiunto un equilibrio. Era felice di questo e della sua nuova vita.
Forse, però, l'equilibrio che era riuscita ad ottenere era destinato ad infrangersi con l’entrata nella sua vita di un ragazzo. Forse troppo sbagliato per lei, o forse no. Magari avrebbe potuto aiutarla ad affrontare vecchi demoni.