Minimi avvenimenti della quotidianità uniti da un tenue filo narrativo e da personaggi ricorrenti, sottoposti alla lente deformante di una visione tendenziosa nutrita dei fantasmi di un inconscio pateticamente malato, qual è, si presume, l’inconscio collettivo di questa piccola commedia umana messa in scena, asfittica e rivelativamente apocalittica.
Ogni accadimento è estremizzato fino a una situazione limite per rivelarne il senso ironicamente trascendentale, e forse più profondo. In genere la nota dominante è quella del comico nelle sue varie declinazioni, ma sempre inteso come rovesciamento di prospettiva.
La raccolta è divisa in due sezioni. Nella seconda sezione tornano due personaggi della prima, ma proiettati in una dimensione fiabesca e adolescenziale. Inoltre, alcuni racconti della prima sezione anticipano temi della seconda.