A pieni polmoni

A pieni polmoni... sembrano lettere raggruppate a modo giusto nell’alfabeto della vita.
Un fiume in piena, un’oasi, una pozzanghera.
La decisione o forse lo sbaglio di andare via e il coraggio di proseguire. L’abitudine di scappare e la
voglia di restare.
Moana è questo: un concentrato di contraddizioni, di paradossi, di vita. La sua, di vita, è un mix di
avventure, disavventure, perdite, disperazione. Di sorrisi, di libertà. Di tentativi e fallimenti, di
lontananze e desideri. Una vita alla ricerca di significati e spiegazioni. Ricerche e attese, solitudine
e incontri.
A pieni polmoni è una storia che va letta tutta d’un fiato, in un respiro profondo.
O che bisogna farsi leggere da una voce che arriva fin dove si perde l’odore di queste pagine.
È sera, e Moana è appena rientrata a casa. Non casa sua, ma quella di una suora conosciuta da poco
e che da poco l’ha abbandonata, come sua madre. Ma quest’ultima è ancora viva da qualche parte,
solo che lei non l’ha mai vista.
Questa sera il suo passato bussa alla porta e lei lo apre, non pensando che avesse potuto sconvolgere
il suo presente. Adesso Moana è tornata a casa, è stanca. E racconta a suor Greta di lei, della sua
vita, e in contemporanea parla a noi. Certo, suor Greta non c’è più ma sarà sicuramente da qualche
parte ad ascoltarla.
Moana ripercorre i suoi passi, e si svuota l’anima. Perché confidare qualcosa a qualcuno permette di
alleggerirci, e anche di comprenderla meglio.
“Tempo fa, su una spiaggia, frugando con lo sguardo tra la gente, scovai un giovane venditore di
cocco sedutosi su uno scoglio. Incuriosito da ragazzi che giocavano a calcio, guardava loro
sorridendo, labbra stanche che si distendono malinconiche e serene. La possibile ed effimera
tranquillità di chi vive un'abituale condizione infelice. Sabbia tra i capelli. Improvvisamente distolse
lo sguardo, come se avesse ricordato qualcosa da cui si era distratto: la sua vita? Mi sembrò
preoccupato. Velocemente si allontanò con il suo carrello, senza alternative. Immobile all'ombra del
sole, mi domandavo se anch'io avessi potuto vivere perennemente in questo modo: non potendomi
fermare per non rischiare di perdere.”

Scrivi una recensione